Nel 2024 vogliamo continuare ad accendere un fuoco attorno ai libri. Montag continua a salvare le copie per noi dalle fiamme! Ma... con quale Montag-libro inizieremo l'anno?
Le vicende in corso ci fanno scegliere due autori, il primo israeliano, il secondo palestinese. A muoverci, la voglia e la necessità di capire qualcosa sulle rispettive culture. Scegli una delle due letture.
- 1^ proposta: YEHOSHUA Abraham B , "Un divorzio tardivo", Einaudi, 13 euro.
Un grande autore ISRAELIANO, docente di letterature comparate ad Haifa, più volte candidato al Nobel per la letteratura...
TRAMA: Nella settimana che precede la Pasqua, torna in Israele Kaminka, padre di tre figli ormai sposati, e marito di una donna chiusa da anni in manicomio. Abita negli Stati Uniti, ha una nuova compagna e aspetta un figlio. Sono dunque le pratiche del divorzio che Kaminka deve avviare, ma il rientro in patria e in famiglia non avviene senza traumi. Davanti a un avvenimento così grave, vengono a galla i nodi irrisolti, le vecchie ferite, scatenando una crisi progressiva che esplode proprio il giorno di Pasqua. Il dramma della famiglia sconvolta dalla divisione "tardiva" dei genitori si arricchisce di una miriade di particolari che ne fanno un forte affresco di vita contemporanea, non soltanto israeliana.
- 2^ proposta: ABULHAWA Susan, "Ogni mattino a Jenin", Feltrinelli, 14 euro.
Autrice e attivista PALESTINESE, è fuggita dalla sua terra dopo la Guerra dei 6 giorni, per rifugiarsi negli Stati Uniti. I suoi libri sono tradotti nelle maggiori lingue e presenti in tutto il mondo.
TRAMA: Un romanzo che racconta con sensibilità e pacatezza la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria". Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.
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